Mickey 17

MICKEY 17 di Bong Joon-ho (2025)

Dopo aver firmato un contratto di 4 anni su una nave spaziale come “sacrificabile”, Mickey verrà utilizzato per esperimenti mortali con lo scopo di raggiungere un nuovo mondo.

Idiocracy. Viaggio intergalattico su un’Arca Noè spaziale governata da perfetti idioti. Il destino dell’umanità è nelle mani di un povero diavolo “costretto” a morire per una “impossibile” utopia. Simpatico caos fanta-ambiental-demenziale firmato Bong Joon-ho che torna dopo i fasti di Parasite. Qui i “parassiti” non sono i vermoni in stile Star Wars che abitano il pianeta di ghiaccio, ma l’essere umano che prova a colonizzare un mondo con la sua stupidità. E forse ci riesce. O forse c’è già riuscito. Cloni, stampanti, esperimenti, ribellioni, dittature, mostri intelligenti e la dignità umana anche (o soprattutto) nella morte. Sgangherato e a tratti noiosello si lascia guardare, ma senza graffiare mai. Peccato. Robert Pattinson x2 straordinario, Mark Ruffalo simil-Trump irresistibile, Toni Collette la migliore in assoluto. Benvenuti nel Nuovo Mondo e cercate di morire alla svelta.