ENEA di Pietro Castellitto, 2024
Enea e Valentino, due amici molto uniti che vivono nella Roma bene, si ritroveranno a dover gestire una situazione più grande di loro.
La fiera della vanità. Avventure tragicomiche di un trentenne borghese romano tra famiglie complessate, zanzare immortali, palme cadenti, amici depressi, filippini assassini, statuine sorridenti, feste babiloniche, airpod insanguinati, aerei volanti, spiagge. La voglia di vivere contro la voglia di “non” morire. La voglia di volare contro la voglia di “non” schiantarsi. Castellitto jr. punta ancora più in alto rispetto alla sua opera prima (I predatori) e tratteggia una giostra surreale imperfetta ma ipnotica, splendente ma oscura, vitale ma decadente. Come Icaro, l’Enea di Castellitto punta al sole e vede Roma dall’alto. Fino a quando le ali non si sciolgono. Sicuramente non lascia indifferenti. Sicuramente la seconda opera di Pietro Castellitto ha le ali robuste per volare molto in alto. Mentre Roma, sotto di lui, brucia.