DON’T WORRY DARLING di Olivia Wilde, 2022
Anni 50. Nella perfetta e splendente città di Victory, una ragazza inizia a sospettare della società in cui lavora il marito.
Revolutionary (Fury) Road. Elevazione e precipizio del Sogno Americano. Perfette mogliettine e perfetti (quasi) maritini. Quando la luce del sole nasconde più segreti dell’ombra. A Venezia 79 si è parlato più delle litigate tra Stiles/Pine e Pugh/Wilde che del film in sè. Peccato perché alla fine non è malaccio malaccio. Intendiamoci, il giochino è quello (lo si capisce il primo quarto d’ora), ma la Wilde ha un buon occhio e qualche scena la azzecca. Formidabile Florence Pugh, standard Harry Stiles, diabolico Chris Pine. C’è di peggio.