SOCC’MEL
1968. Cronaca della nascita dell’Isola delle Rose, una piattaforma libera e indipendente al largo di Rimini costruita da ragazzi. Sydney Sibilia e Netflix portano sullo schermo questa bizzarra storia vera. Tutto molto romanzato e con qualche caduta di ritmo, ma l’operazione commerciale funziona e il risultato finale risulta molto godibile. Sinceramente ho preferito il Sibilia di “Smetto Quando Voglio” per grinta e per originalità della messa in scena, ma anche qui, il giovane regista dimostra una certa bravura dietro la macchina da presa. Ottimo tutto il cast (bravissimo Elio Germano nella cadenza bolognese), ma a rubare la scena sono Bentivoglio e Zingaretti (il dialogo sul culo con il cardinale è assolutamente geniale). Un applauso quindi anche a Matteo Rovere e alla sua casa di produzione, la Groenlandia Group, che prova a rilanciare un certo tipo di cinema in Italia. Da vedere !!!
trash
“un sceneggiatura non proprio equilibrata”
cult
“un cast fantastico”