Il Buco (2019)

BUCO ALLO STOMACO

C’è una prigione verticale composta da tantissimi piani. Ogni piano e condiviso da due persone. Al centro un buco rettangolare dentro il quale passa una piattaforma piena di cibo. Dall’alto verso il basso. Basta, non vi dico altro perchè sarebbe troppo. Il Buco (meglio chiamarlo con il suo titolo originale El Hoyo) è un fanta/horror straordinario. Il regista esordiente Galder Gaztelu-Urrutia (sì, avete capito bene, è esordiente), ci trasporta in un incubo talmente assurdo nello svolgimento quanto tremendamente reale nel significato. Si parla di lotta di classe, di egoismo umano, di solidarietà spontanea (forse), di cibo. Sì, il cibo è il fulcro di tutto il film. Dalla sua “preparazione”, alla sua “consumazione”, alla sua “violenza”. Il protagonista Goreng si sposta all’interno di questo grattacielo, ma il cibo non è lo stesso. O forse è lo stesso, ma non proprio. Poi ci sono anche degli oggetti, tra cui un libro, un coltello, una corda, un cane. Non ci avete capito niente vero? Forse è giusto così. El Hoyo è da guardare senza se e senza ma. E’ un’opera talmente potente e agghiacciante che è impossibile rimanere indifferenti. Quindi non vado oltre. Buon appetito a tutti.

trash
“noi”

cult
“El Hoyo è già un cult assoluto”

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