HOW MANY WOLVES ARE THERE ???
1999, io poco più che ventenne, innamorato alla follia della band di Hetfield & Co, passavo le serate con gli amici nel nostro “covo” tra pizze, birre e DVD di S&M a loop continuo, sottofondo musicale costante dei nostri momenti epici, esaltati per le rullate di Lars, gli assoli di Kirk, gli ululati di Jason e la potenza infinita di James. 2019, dopo 20 anni, la band è tornata a suonare con la San Francisco Symphony Orchestra, senza quel genio di Michal Kamen, del quale però rimangono buona parte degli arrangiamenti del primo concerto, ma con Edwin Outwater e Michael Tilson Thomas (alla sua ultima stagione come direttore musicale). Dopo vent’anni ci siamo ancora anche noi ad osannare i nostri idoli e questa volta non potevamo certo aspettare un possibile DVD, perchè dopo aver letto che nei giorni scorsi il film è stato proiettato in più di 95 paesi e in oltre 3700 cinema di tutto il mondo e per i risultati stratosferici ottenuti è stato classificato il più grande evento cinematografico della storia del rock, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: Venerdì 18 ragazzi, avete impegni ? Le prime idee sull’interazione tra la struttura dell’heavy metal e quella classica erano del primo bassista dei Metallica, Cliff Burton, motore ritmico e sperimentatore della band, capace già a metà degli anni ’80 di infilare il suo amore per Johann Sebastian Bach nelle parti strumentali e nelle soluzioni melodiche degli album Ride the Lightning e Master of Puppets. Quello tra metal e classica del resto è un processo di attrazione fortissimo, praticamente inevitabile per una band con le capacità tecniche e la visione dei Metallica. La musica classica, come spiega Michael Tilson Thomas «è la creazione di un’oasi spirituale in cui tutte le energie convergono nello stesso punto». Quando in S&M 2 parte l’attacco di For Whom The Bell Tolls, si capisce che i due linguaggi sono complementari, fatti di una creatività che i Metallica sono capaci raggiungere e di portare al limite. L’orchestra si infila nel vortice di volume ed elettricità senza scomporsi ed i Metallica non hanno timore di mettere il furore dei loro riff e assoli a confronto con le architetture perfette della classica. La versione di Nothing Else Matters con gli archi arrangiati da Kamen, diventa una sinfonia ancora più complessa ed intricata, guidata alla grande da Kirk Hammett. Le immagini spettacolari di S&M 2 non sono solo un monumento alla grandezza dei Metallica, ma anche un omaggio alla potenza della musica vissuta come esperienza collettiva. Più è travolgente, epica e maestosa, spiega Lars Ulrich, più è catartica: «In una band come in un’orchestra tutti dipendono dagli altri. Ogni musicista suona per creare qualcosa di più grande di se stesso».
trash
“assente”
cult
“i Metallica e la San Francisco Symphony Orchestra”