HERETIC di Scott Beck e Bryan Woods (2024)
Due ragazze mormone fanno visita per portare la loro dottrina. Un gentile padrone di una casa inizierà un sadico gioco psicologico che metterà in discussione la loro fede.
La Torre di Guardia. In cosa crediamo? Qual’è la differenza tra credente e scettico? Ma soprattutto, meglio Monopoli o gli scacchi? Thriller/horror psico-teologico “da tavola” che mette alla prova atei, fedeli, eretici e altri credenti misti. Tra torte di mirtilli, candele profumate, farfalle, profeti, case labirintiche, porte colorate e teorie di morte/resurrezione, il malato gioco “di parole” procede spedito incollando lo spettatore alla poltrona. Prima parte, quasi un trattato di anti-catechismo. Seconda parte più verso David Fincher (e con qualche tocco di Sam Raimi). Ma il trio di attori, capitanati da un Hugh Grant in stato di grazia, è la ciliegina sulla torta di questo gioiellino imperfetto, intelligente e da mozzare il fiato. E se la domenica mattina qualcuno suonerà il vostro campanello per parlarvi della fine del mondo, mi raccomando siate gentili con lui. Ma non troppo.