GLORIA! di Margherita Vicario (2024)
Venezia, 1800. In un istituto musicale per orfane, l’arrivo del Santo Padre mette in subbuglio tutti.
Libertè, Egalitè, Musichè. Ragazze musiciste nate nel periodo storico sbagliato, ovvero Sister Act ai tempi di Napoleone. Il mondo è in rivoluzione, la chiesa (e il patriarcato) è in crisi, le donne (ri)costruiscono le basi per il futuro (musicale e non). Rinfrescante opera prima della cantautrice Margherita Vicario che costruisce un anomalo musical-dramedy in costume piacevole, armonioso e solare. Manca un po’ di solidità registica, ma le intenzioni e la voglia di stupire (e di leggerezza) ci sono. Pianoforti, incontri notturni, musica pop, musica classica e preti in crisi esistenziale (applausi a Paolo Rossi). Quando Mozart incontra X- Factor. E poi mette di buonumore. Dettaglio non da poco.