Vermin

VERMIN di Sébastien Vaniček (2023)

Un enorme palazzo nelle periferie parigine viene invaso da una rara specie mortale di aracnidi. Alcuni abitati cercheranno di scappare.

La haine (per i ragni). Le periferie parigine ancora una volta prese d’assalto. Questa volta non dalla polizia (quasi), non da zombi affamati e nemmeno da alieni invasori. Questa volta tocca ai ragni. E la classica ciabatta non vi servirà. Sorprendente e “aracnofobica” opera prima che gioca con il genere horror (e con grande maestria tecnica), riuscendo ad essere fresco, inquietante e coinvolgente. Scarpe nuove, animali esotici, amicizie perdute e ritrovate, condòmini uniti, corridoi infestati, ragnatele a non finire e milioni di zampe. Sébastien Vaniček, già prenotato da Hollywood per il prossimo Evil Dead, ama il genere e si diverte. E noi con lui. Figata.