FURIOSA – A MAD MAX SAGA di George Miller, 2024
Rapita dal suo luogo di nascita, la giovane Furiosa dovrà crescere e sopravvivere in un mondo devastato e in guerra.
La regina dei pazzi. Il “mad-world” dopo l’apocalisse, tra Signori della Guerra, figli di guerra, motociclisti guerrieri, guerrieri solitari e guerriere arrabbiate. Tornare a casa non sarà facile, ma tentar non nuoce. Roboante parabola/spin off della giovane Furiosa (fu Charlize Theron) pre-incontro/scontro con Max sulla Fury Road. Tra blindocisterne cromatissime, rapimenti, fughe, assalti, battaglie, capelli tagliati, braccia lacerate, orsacchiotti di peluche, lacrime salate e tanta sabbia, George Miller espande il suo mondo marcio con una padronanza e lucidità da grande Maestro. Anya Taylor-Joy, semi-muta ma con occhioni parlanti, fa il suo dovere. Chris Hemsworth, naso finto, capelli rossi e moto-biga dimostra di essere un attore di serie A. Il treno a tutta velocità guidato da Miller, corre all’impazzata e i nostri occhi piangono lacrime salate di felicità sotto al sole del deserto australiano. Finale anticlimax perfetto. Cinema “passionale” e “romantico” di un quasi 80enne che ancora insegna a tutti il Grande Cinema action. Difetti compresi. Miller chiude un cerchio che ha la forma di un volante infuocato. Ciaone proprio.