THE FALL GUY di David Leitch, 2024
Dopo un terribile incidente, uno stunt-man viene richiamato sul set per trovare l’attore protagonista, misteriosamente scomparso.
Casca la terra, tutti giù per terra. Essere stuntman, ovvero essere invisibili, prendere cazzotti, sfondare parabrezza, prendere fuoco, farsi investire, ma senza soffrire. Si soffre solo per amore e sempre con il pollice in su. Ode al cinema “che non si fa più “ firmato David Leitch (ex stuntman) che in realtà è una simpatica commedia action sgangheratuccia, ma discretamente piacevole. Tante frecciatine ai blockbuster americani (Dune, Mad Max, Fast & Furious) e tanta voglia di artigianalità. Ryan Gosling, in versione “Love & Thunder”, diventa parodia di “Drive” di Nicolas Winding Refn (e funziona alla grande). Emily Blunt, regista esordiente in stile “Jungle Cruise”, mena forte pure lei. Cameo finale che vale da solo il prezzo del biglietto. Spettacolare, ma un po’ traballante. Divertente, ma un po’ ripetitivo. In generale funziona. Ma non vediamo l’ora di vedere Metal Storm.