FINALMENTE L’ALBA di Saverio Costanzo, 2023
Cinecittà, anni 50. Viaggio nella notte di una ragazza alla scoperta del cinema e del suo lato oscuro.
(Non) tenera è la notte. Una ragazza e la Settima Arte. Un sogno che si trasforma in realtà e poi in incubo. Una notte che aspetta l’alba per rinascere. Saverio Costanzo e la sua Babylon Cinecittà fatta di attrici stronze, attori belli ma incapaci e festini vari. In mezzo a tutto questo pandemonio, una ragazza, travolta dal suo destino. Costanzo non è Chazelle (figuriamoci Fellini o Visconti) e il suo viaggio perverso nel lato oscuro del cinema non è poi così perverso. Si salva Rebecca Antonaci (“vera” rivelazione), qualche ambientazione e una sequenza “egiziana” tutto sommato simpatica (ma comunque troppo lunga). Lily James meglio nei panni di Cenerentola che in quelli di Liz Taylor. Joe Keery meglio negli anni 80 che negli anni 50. Willem Dafoe meglio con Lanthimos. Finale “animalesco” da mettersi le mani nei capelli. Inspiegabile il budget “faraonico” di 30 milioni.