THE LAIR di Neil Marshall, 2022
Afghanistan. Una squadra di soldati viene attaccato da creature mutanti scappate da un bunker.
Soldati, talebani e pupazzi. Scontro tra bad boys e bad mutants e bad talebani. Neil Marshall prova a tornare alle atmosfere di quel filmone di The Descent. Ci prova ma non riesce. Sono anni che Marshall non azzecca un film (e comunque salvo anche Doomsday e Centurion perché sono buono). Qui siamo più dalle parti di Dog Soldiers. Il budget è bassino (e si vede), gli attori sono dei cani e i mostri sono artigianali (ma bruttini). La linea sottile tra B-movie e Z-movie è sottilissima. Poi c’è Charlotte Kirk, (purtroppo) musa ispiratrice di Marshall che oltre a essere compagna di vita, recita (oddio) e scrive pure (oddio). Salutiamo (per sempre?) l’ex enfant prodige del cinema horror. Meglio tornare nel buio delle caverne tra mostri ciechi affamati e speleologhe mestruate. Quello sì che era cinema horror di serie A.