BENEDETTA di Paul Verhoeven, 2021
XVII secolo. Nel convento di Pescia, in Toscana, Suor Benedetta inizia ad avere visioni mistiche e ad essere attratta sessuale dalla novizia Bartolomea.
L’ultima tentazione di Paul. Corpo, anima, sesso e stigmate. Il lato oscuro del Girl Power e della Fede. Una donna (Santa? Folle? Impostora?) contro tutti/tutte nel nome del Signore e nel nome della libertà (non solo sessuale). Paul “Robocop” Verhoeven si scatena nella più assoluta libertà creativa, tra suore lesbiche, piaghe, visioni mistiche, sex toys blasfemi, comete e Gesù Cristo spadaccino (ebbene sì). Cinema d’autore ma con l’anima commerciale (nel senso buono). Scabroso, coraggioso, grottesco e sopra le righe, ma sempre in funzione del racconto. Verhoeven (84 anni suonati) riesce ancora a scuotere le anime (e a intrattenere). Vedere per credere.