PREY di Dan Trachtenberg, 2022
America del Nord, 1700. Un ragazza della tribù Comanche si ritroverà a scontrarsi con un alieno predatore.
Balla coi Predator. Incontro/scontro all’ultimo sangue tra due razze, tra due sessi e tra due “mondi”. Qui si riparte da zero e allo stato brado. Dimenticatevi i muscoli di Schwarzy, quelli di Adrien Brody e tutti gli altri film della saga (quelli dimenticateli proprio). La penna è più forte della spada, le donne hanno una marcia in più, etc. Basta proverbi. Funziona dai. Ci si diverte un totale nonostante qualche lungaggine di troppo all’inizio. L’azione c’è, il Predator “primitivo” è cool e Amber Midthunder è spettacolare. Forse lo dimenticherete presto (molto presto), ma chissenefrega. 90 minuti secchi e godibili. Avercene.