SPECIALE VENEZIA 75
Anni 50. Un timido ragazzo che ha appena perso il padre, decide di seguire uno strambo medico che pratica lobotomie. The Mountain è uno di quei film che quasi sicuramente (anzi, eliminiamo il “quasi”) non verrà distribuito in Italia. La spiegazione è semplice. E’ un film realizzato esclusivamente per il suo autore. Il regista Alverson ha le idee chiare sul “tipo” di cinema che ha in mente, ma è un tipo di cinema NON pensato per il pubblico. Un vero peccato perchè visivamente parlando, il film è notevole. Alverson crea dei veri e propri quadri in movimento, che in qualche risultano affascinanti (in alcuni momenti si nota lo stile di Roy Andersson). Ma il vero problema è la narrazione. Ritmo lento, sceneggiatura assurda, dialoghi ancora più assurdi. Nemmeno il cast riesce ad elevare quest’opera; Jeff Goldblum (il migliore) fa quello che può, ma Tye Sheridan ha la stessa espressione di un termosifone per tutta la durata della pellicola, mentre il delirante personaggio interpretato da Denis Lavant è veramente irritante. In conclusione, The Mountain risulta un’opera lenta, inutile e soporifera. Forse un pregio c’è in questo film, ovvero la durata. 106 min non sono tantissimi. O forse si ?
trash
“The Mountain di Rick Alverson”
cult
“i 106 Minuti”