SPECIALE VENEZIA 72
XVII secolo, Bobbio. Suor Benedetta viene accusata di aver sedotto un prete, morto suicida. Il fratello del prelato proverà a fare luce sulla vicenda cercando di capire chi è in realtà la suora. Oggi. Un ricco magnate russo arriva in Italia per comprare il convento di Bobbio, ma un misterioso Conte farà di tutto per evitarlo. Ci scusiamo con Marco Bellocchio, ma Sangue del mio Sangue è veramente tremendo. Il maestro italiano scrive e dirige un pasticcio d’autore senza capo nè coda. Le due epoche raccontate sono completamente slegate tra loro e, sinceramente, non siamo riusciti a capire se veramente “dovevano” essere legate (solo Bellocchio ci può rispondere, forse). Se la prima parte ha qualche spunto interessante (attenzione, ho detto “qualche”), la seconda ci regala momenti addirittura imbarazzanti con un cast sprecato. L’unico elemento salvabile è Roberto Herlitzka, maestoso attore che grazie al suo carisma riesce a risollevare le sorti di questo mezzo passo falso. Forse non lo abbiamo capito, o forse lo abbiamo visto con troppa superficialità, ma da quello che traspare vedendo il film, neanche Bellocchio l’ha capito !!!
trash
“i personaggi inutili e imbarazzanti di Alba Rorhwacher e Filippo Timi”
cult
“il grande Roberto Herlitzka”